martedì 21 aprile 2009

Velocizzare OpenOffice


Ecco alcuni semplici trucchi per ottimizzare openoffice,rendendolo più veloce. La versione da me utilizzata è la 2.4 su una kubuntu 8.04,non dovrebbero esserci problemi con versioni più recenti altre distribuzioni linux e openoffice ha le seguenti opzioni anche in windows.
lanciamo openoffice aprendo wrier o altro,andiamo su "strumenti" quindi "Opzioni"







Ora clicchiamo sulla prima voce ossia "OpenOffice.org" quindi spostiamoci su "Memoria principale" come nella figura,porta a 50 il "numero di operazioni",portiamo a 64 MB al valore "Uso di OpenOffie,portiamo a 20MB il valore "Memoria per oggetto".
Andiamo ora sulla voce "java" e togliamo la voce "usa un ambiente java runtime" che è spuntato di default,deve apparire come in figura
Se si fa un uso quotidiano di Openoffice si può installare il modulo quick start,sulla mia kubuntu 8.04 con openoffice2.4 si deve lanciare il comando

sudo apt-get install oooqs2-kde

riavviare e al successivo riavvio comparirà una schermata che ci chiede se abilitare ad ogni avvio quick start,la maggior velocità che otteniamo in questo caso è dovuta al fatto che openoffice è lanciato all avvio del sistema,ergo abbiamo un rallentamento nel processo di boot,bisogna quindi valutare quale condizione è per noi più favorevole.

letture consigliate

domenica 19 aprile 2009

Linux e open source nella pubblica amministrazione



In questo articolo voglio parlare di un fenomeno che fortunatamente sta prendendo sempre più piede,ossia l'utilizzo di software Opensource nella pubblica amministrazione,leggendo in giro ci sono diversi articoli scritti con questa finalità .Devo notare con rammarico ,che spesso nei commenti si scatenano polemiche su quale sia il miglior sistema operativo(O.S war). In questo articolo voglio semplicemente far notare come l'uso di software libero, possa notevolmente ridurre i costi della pubblica amministrazione e sono bei soldi.......soldi nostri.
Cito l'Istituto di Istruzione Secondaria “Ettore Majorana” di Gela che ha pubblicato,più di un anno fa ma è sempre valido, un documento dal titolo:”27 buoni motivi per passare a linux",tra questi leggiamo :

quando acquisti software proprietario (come Windows, Microsoft Office, ecc..), circa il 70% del denaro va all’estero, quel denaro lascia il tuo Paese. Questo vale a maggior ragione per la pubblica amministrazione, che gestisce denaro pubblico.Se lo Stato spende 1.000 euro, che restano in Italia, avrà fatto un buon investimento, infatti, restando nella nazione ridurranno la disoccupazione ed aumenteranno la ricchezza della popolazione. Significherà, conseguentemente, risparmio per aiuti sociali, per cassa integrazione, e via dicendo. Anzi quei soldi ritorneranno, in parte, allo Stato, sotto forma di tasse, in quanto avevano prodotto lavoro e ricchezza. Se invece i 1.000 euro vanno all’estero, allora la spesa è doppia perché, quei soldi, sono improduttivi e lo Stato avrà bisogno di reperire altrettanto denaro per gli investimenti prima mancati.


È normale che il denaro risparmiato reinvestito nel circuito economico del paese sarà ben investito se va all'estero invece sarà perso .Alcuni obietteranno : “certo ma l'industria informatica straniera da lavoro anche nel nostro paese” ,questo è vero ma il contributo che questa partecipazione determina è irrisorio rispetto la spesa della pubblica amministrazione e ,ad ogni modo, queste aziende sarebbero comunque presenti,in quanto i loro interessi non sono solo legati alla pubblica amministrazione.
Nel nostro paese sono fortunatamente diversi i coumni che hanno scelto di adottare software opensource:
comune di Follonica,Udine,Feltre,Campagnano di Roma,Argenta,Imola,Bolzano(il video che ho linkato si riferisce all'esperienza in questo comune) e altri ancora alcuni hanno iniziato processi di migrazione per altri c'è l'intenzione.
Dall'estero è recente la notizia che la polizia francese ha risparmiato 50 milioni di euro passando ad Ubuntu (fonte).Negli USA Obama ha incaricato Scott McNealy, cofondatore di Sun, di redigere un rapporto sull adozione del software open source nella P.A americana.
Consiglio poi la visione di questo breve filmato tratto da Report che parla dell'esperienza del comune di Bolzano nell introduzione di software libero:

Terremoto: Sciacallaggio mediatico

Riguardando alcuni servizi proposti dalla televisione in questi giorni di lutto ,per la tragedia del terremoto,mi è venuta in mente un'opera di Banksy che vidi un pò di tempo fa .Una bambina tra le macerie e gli adetti ai media che fermano la croce rossa per non lasciare che il pezzo sulla povera bambina sia rovinato.
Anche se irreale ed estremizzata ,l'impronta della visione di banksy si è osservata in più di un occasione nei servizi televisivi.Il fondo è stato toccato dal TG1 quando ha snocciolato in maniera gongolante e trionfante i dati di ascolto della diretta dal terremoto a l'Aquila



da notarsi poi le analogie tra l'opera di Banksy e questo servizio di Bruno Vespa
http://www.youtube.com/watch?v=niOdeM_gUyM&feature=related

giovedì 16 aprile 2009

Linux : quale rivista scegliere in edicola?

Ricordo ancora quando inziai ad usare GNU/Linux spesso mi serviva aiuto e le sole fonti cui potevo attingere erano: le guide in rete,allora per lo più in inglese, e le chat dove speravo ci fosse qualcuno in grado di aiutarmi. Oggi sulla rete ci sono moltissime guide le chat spopolano di esperti linux e i LUG(linux user gruppi)spesso partecipano a manifestazioni pubbliche come il linux day pronti a darti una mano. Un altro strumento che oggi è a disposizione dell'utente linux sono le riviste,quelle più popolari sono 4:


LINUC&C (voto7)
Linux&c. È stata la prima rivista per gnu/linux in Italia ricordo ancora la mia sorpresa nel trovarla in edicola ,momento indimenticabile non avrei mai pensato che quel momento sarebbe arrivato ,la mia Redhat6.2 non aveva tutti i confort delle moderne distribuzioni e credevo che linux fosse troppo complesso per una rivista da edicola. Infatti questa rivista per quanto mi fu utile mi sembrò sin da subito poco orientata al Desktop e anche oggi i suoi articoli sono più orientati alla programmazione e all'ambito web.Oggi la mia scelta ricade su altre riviste sebbene continui di tanto in tanto a leggere anche linux&c se ci sono articoli che mi possono interessare.
Mensile prezzo 5.50+dvd

LINUX MAGAZINE (voto8.5)
Rivista chiarissima e completa idonea ad un pubblico molto vasto dall'esperto all'utente base.Le guide sono scritte con grandissima chiarezza e il tocco in più che le fa meritare uno 0.5 è lo storyboard che spiega con immagini le operazioni da eseguire passo passo. E' la rivista che insieme a linux pro compro più spesso a seconda degli articoli pubblicati.
Mensile prezzo 5.90+dvd









LINUX PRO (voto8)
Rivista scritta molto bene adatta all'utente desktop e all'utente esperto.Interessanti i test, come di recente la comparazione tra le distro per decretare quale fosse la migliore,non mancano gli articoli di programmazione .Buona l'idea di indicare il livello di difficoltà.Compro spesso questa rivista e mi ci trovo bene.
Mensile prezzo 5.90 +dvd









TOTAL LINUX (voto5)
Mi è capitato di comprare un paio di volte Total Linux ,questa rivista è piena di articoli con spiegazioni passo passo che risultano però eccessivamente superficiali,le figure dominano sulla parte scritta lasciando il lettore insoddisfatto.
Bimestrale presso 5.90+dvd















La scelta per la rivista da leggere ricade su gusti ed esigenze e in base agli articoli . Personalmente il più delle volte la mia scelta ricade tra Linuxmagazine e LinuxPro ritornando,se c'è un articolo che mi interessa,al primo amore ossia Linux&c

sabato 11 aprile 2009

Benchmark dei nuovi Browser

E’ da ormai qualche anno, più precisamente dal primo settembre del 2008, che la “browser war” si è inasprita ulteriormente. Difatti ,con la discesa in campo del colosso di Mountain View (a.k.a. Google)e del suo Google Chrome , e successivamente di Apple con Safari 4.0 , il numero di alternative a Internet Explorer sono aumentate , tantoché si è arrivati allo storico momento in cui non è più quest’ultimo browser ad essere il maggiormente diffuso. ( fonte ) Proprio a causa di questa sempre maggiore diversità nel panorama dei browser si rende necessario poterne delineare le differenze , sia in prestazioni , che in affidabilità e usabilità. Tale articolo sarà quindi improntato all’analisi di queste diversità e delle capacità di ogni singolo browser , con un occhio particolare alle prestazioni . Come programma di test la scelta è ricaduta sul Benchmark per browser della Futuremark , Peacekeeper , la stessa del famoso 3D Mark per ambito ludico. Il tool , integrato totalmente nel browser , è ancora in versione beta, ma si è dimostrato adatto allo scopo, soprattutto per quanto attiene alla velocità della visualizzazione, e pertanto ne è stato scelto l’impiego . Si è inoltre scelto di eseguire il nuovo Acid Test 3 su tutti i browser presi in considerazione al fine di verificarne la compatibilità con nuovi script e standard web .
IL TEST
La configurazione hardware della macchina con cui sono stati eseguiti i test è la seguente: Intel Core 2 Q6600, 4 GB Ram DDR2 , nVidia Geforce GTX 285, Vista 64. Le misure sono state eseguite più volte e ne è stata quindi eseguita la media matematica ; il tutto in un ambiente controllato , con SO pulito , senza applicazioni in background e con i servizi e impostazioni di default.
I browser che sono invece stati presi in considerazione sono :
Firefox 3.0.8
Firefox 3.1b3
Chrome 1.0.154.53
Interne Explorer 8
Safari 4.0 beta
Ossia gli ultimi browser disponibili dalle rispettive case , e in versione beta e non per Firefox3.0.8.




ANALISI
Il primo dato che salta agli occhi , ma che non stupisce più di tanto, è la manifesta inferiorità nei test dei browser di Mozilla e di Microsoft rispetto agli altri. E’ infatti imbarazzante lo stacco che le applicazioni basate sul nuovo Webkit ( Safari e Chrome ) riescono a dare ai concorrenti.
Va comunque notato che Firefox 3.0.8 ,anche se uscito alla fine di Marzo di quest’anno, è comunque basato su una versione di giugno dell’anno scorso , è lecito quindi che non sia all’altezza di concorrenti più recenti. Il vero smacco viene invece subìto da Internet Explorer 8 che ,nonostante sia stato rilasciato da poco , risulta comunque il più lento. Vince lo scontro Safari 4.0 che risulta quindi il più veloce in questi test . Anche Chrome si difende bene facendo riportare punteggi sopra il migliaio , da notare inoltre il guadagno prestazionale che si registra con la nuova beta di Firefox , che apporta un incremento di circa il 50% rispetto alla versione non beta.
ACID TEST 3
Il secondo test che si è scelto di fare per verificare la compatibilità di questi browser con i nuovi standard web, anche se in alcuni casi sono standard non definitivi, è l’ Acid Test 3. Le modalità di esecuzione sono le stesse del test con Peacekeeper e i browser i medesimi.




ANALISI
I risultati di questo secondo test confermano il trend visto nel primo. Safari è l’unico dei browser che riesce a completare con successo il test con una risultato di 100/100 . Chrome cede invece il secondo posto , che vede invece presente Firefox 3.1 beta 3 che , seppur non riuscendo a superare totalmente la prova , ottiene comunque il punteggio di 93/100. Segue quindi il browser di google seguito dalla versione retail di Firefox 3.0.8. Il cucchiaio di legno va assegnato invece a Internet Explorer 8 che fa registrare un punteggio di molto inferiore a tutti gli altri . Va specificato che in realtà , per stessa ammissione di Microsoft , questo risultato così basso sarebbe da imputare a una precisa scelta di Redmond più che a un difetto del browser. Nick Hodge , Professional Geek di Microsoft Australia , ha infatti dichiarato che Internet Explorer 8 aderisce totalmente agli standard e che il risultato conseguito all’Acid Test 3 sia dovuto al fatto che quest’ultimo utilizza standard non ratificati . Resta certo il dubbio sui risultati in generale , infatti , nonostante IE8 sia uscito da poco, non sembra in grado di tenere il passo con browser anche precedenti. Promosso a pieni voti invece Safari 4 che si è dimostrato eccezionalmente veloce e compatibile.

note sull autore:
Giovanni Nigro,laureando in ingegneria biomedica,appassionato di informatica programma in C ,C++ lavora attivamente in diversi progetti di bioinformatica.