domenica 19 aprile 2009

Linux e open source nella pubblica amministrazione



In questo articolo voglio parlare di un fenomeno che fortunatamente sta prendendo sempre più piede,ossia l'utilizzo di software Opensource nella pubblica amministrazione,leggendo in giro ci sono diversi articoli scritti con questa finalità .Devo notare con rammarico ,che spesso nei commenti si scatenano polemiche su quale sia il miglior sistema operativo(O.S war). In questo articolo voglio semplicemente far notare come l'uso di software libero, possa notevolmente ridurre i costi della pubblica amministrazione e sono bei soldi.......soldi nostri.
Cito l'Istituto di Istruzione Secondaria “Ettore Majorana” di Gela che ha pubblicato,più di un anno fa ma è sempre valido, un documento dal titolo:”27 buoni motivi per passare a linux",tra questi leggiamo :

quando acquisti software proprietario (come Windows, Microsoft Office, ecc..), circa il 70% del denaro va all’estero, quel denaro lascia il tuo Paese. Questo vale a maggior ragione per la pubblica amministrazione, che gestisce denaro pubblico.Se lo Stato spende 1.000 euro, che restano in Italia, avrà fatto un buon investimento, infatti, restando nella nazione ridurranno la disoccupazione ed aumenteranno la ricchezza della popolazione. Significherà, conseguentemente, risparmio per aiuti sociali, per cassa integrazione, e via dicendo. Anzi quei soldi ritorneranno, in parte, allo Stato, sotto forma di tasse, in quanto avevano prodotto lavoro e ricchezza. Se invece i 1.000 euro vanno all’estero, allora la spesa è doppia perché, quei soldi, sono improduttivi e lo Stato avrà bisogno di reperire altrettanto denaro per gli investimenti prima mancati.


È normale che il denaro risparmiato reinvestito nel circuito economico del paese sarà ben investito se va all'estero invece sarà perso .Alcuni obietteranno : “certo ma l'industria informatica straniera da lavoro anche nel nostro paese” ,questo è vero ma il contributo che questa partecipazione determina è irrisorio rispetto la spesa della pubblica amministrazione e ,ad ogni modo, queste aziende sarebbero comunque presenti,in quanto i loro interessi non sono solo legati alla pubblica amministrazione.
Nel nostro paese sono fortunatamente diversi i coumni che hanno scelto di adottare software opensource:
comune di Follonica,Udine,Feltre,Campagnano di Roma,Argenta,Imola,Bolzano(il video che ho linkato si riferisce all'esperienza in questo comune) e altri ancora alcuni hanno iniziato processi di migrazione per altri c'è l'intenzione.
Dall'estero è recente la notizia che la polizia francese ha risparmiato 50 milioni di euro passando ad Ubuntu (fonte).Negli USA Obama ha incaricato Scott McNealy, cofondatore di Sun, di redigere un rapporto sull adozione del software open source nella P.A americana.
Consiglio poi la visione di questo breve filmato tratto da Report che parla dell'esperienza del comune di Bolzano nell introduzione di software libero:

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